WhatsApp Business è un’applicazione di messaggistica istantanea (al momento è disponibile solo per Android) che è stata pensata per i proprietari di piccole attività. Con questo non significa che le organizzazioni Non profit non possano utilizzare questo strumento e interagire facilmente con i propri donatori.
Ad oggi Whatsapp conta 1,5 Miliardi di utenti attivi al mese e 60 miliardi di messaggi al giorno, seguono Facebook Messenger con 1,3 Miliardi, WeChat con oltre 980 milioni e Viber che da poco ha superato i 950 milioni.
L’Italia, incredibile ma vero, è uno dei cinque paesi (tra cui Indonesia, Messico, Regno Unito e Stati Uniti) dove è già disponibile questa opportunità ed è per questo che l’ho testata ed ho fatto alcune considerazioni in merito.
Ultimamente Facebook sta rilasciando numerose novità per il fundraising e le ONP e WhatsApp Business (anch’essa è una sociatà di Zuck acquistata nel 2014 per 19 miliardi) grazie a funzioni per automatizzare, organizzare e rispondere velocemente ai messaggi è sicuramente un tool da tenere in considerazione per una strategia di donor care e fundraising.
Vedi anche: Come ricevere donazioni su Facebook Messenger
In Italia per il 69% delle PMI lo ritiene uno strumento che agevola l’interazione con i clienti, mentre per il 52% dice che è parte integrante della crescita del proprio business (la fonte è uno studio di Morning Consult), e questa versione consentirà di rispondere facilmente alle richieste dei donatori e avere una presenza ufficiale sulla piattaforma con un profilo verificato.
Scarica e installa WhatsApp Business per la tua organizzazione Non profit
Ho provato a scaricarlo e testarlo per vedere l’effettiva opportunità che offre. Qui di seguito trovi alcune delle novità su WhatsApp Business e come le organizzazioni non profit possono utilizzare per sviluppare la propria strategia di fundraising:
- Profilo dell’ONP: permette ai tuoi donatori di trovare facilmente informazioni utili quali descrizione dell’attività, indirizzo fisico, email, e sito web
- Strumenti di messaggistica: possibilità di inserire risposte rapide per rispondere velocemente alle domande frequenti (funzione davvero utilissima)
- Messaggi di benvenuto per presentare la tua attività ai nuovi sostenitori
- Messaggi d’assenza per far sapere quando non sei disponibile
- Statistiche sui messaggi: controlla semplici dati statistici, come il numero di messaggi letti, per individuare le strategie che funzionano meglio
- WhatsApp Web: invia e ricevi messaggi a WhatsApp Business dal tuo computer
- Tipo di account: quando le persone ti scrivono, sapranno che sei un’organizzazione Non profit perché il tuo account verrà identificato come un account business. Infatti, con il tempo, le attività per le quali è stato confermato che il numero di telefono del loro account business corrisponde effettivamente al numero dell’attività, avranno un account confermato
La novità più interessante sono le risposte rapide con messaggi di benvenuto, automatici (tipo ChatBot di Facebook), quelli di assenza per avvisare quando non si è disponibili per chattare e la creazione di messaggi brevi che arrivano in automatico all’utente interessato a dettagli specifici come l’orario di esercizio o la disponibilità di alcuni oggetti o materiali.
Come utilizzare WhatsApp Business per fare fundraising
Ora, questo strumento è molto interessante. Chi di noi almeno 20 o 30 volte al giorno utilizza WhatsApp per comunicare? Ecco, basterebbe questo per capire che questo tool è un’opportunità per le organizzazioni non profit.
Le applicazioni di messaggistica istantanea hanno un tasso di fruizione enormemente superiore a tutti gli altri e la ricerca di Business Insider ci segnala che queste app hanno sorpassato i social per numro di utenti attivi/mese ed hanno anche una maggior penetrazione nel pubblico più giovane (presumendo così che il potenziale di crescita sarà alto).
Fundraising Transformation: donare (anche) tramite WhatsApp Payments
Ultimo per uscita è WhatsApp Payments (un’altra interessante novità ). Per ora questa versione è disponibile solo in India e servirà per trasferire denaro, per fare pagamenti e perchè no, in futuro magari anche per effettuare donazioni. Ad oggi questa feature è in fase di test e sarà ufficialmente distribuito a oltre 200 milioni di utenti indiani molto presto.
Qui trovi tutti i termini di utilizzo ma per l’Italia, probabilmente, WhatsApp Payments necessiterà ancora di tempo. La nuova funzione di pagamento di WhatsaApp basata su UPI (Unified Payments Interface) farà una forte concorrenza ai servizi di pagamento digitale come Paytm e Google Tez. Questa funzione inoltre includerebbe il sostegno di numerose banche, tra cui la State Bank of India, ICICI Bank, HDFC Bank e Axis Bank.
In sostanza, dobbiamo iniziare a fare i conti con questi nuovi strumenti e modi di comunicare, perchè all’orizzonte si prevede proprio una (digital) Fundraising Transformation.
Altri approfondimenti: marketingarena, futurosemplice, WhatsApp , TheNextWeb