Biobenzina, a Tortona il primo impianto di bioetanolo di seconda generazione in grado di erogare miscele con bioetanolo di seconda generazione.
Alla cerimonia – organizzata nell’ambito del progetto Biolyfe (second generation BIOethanol process: demonstration scale for the step of Lignocellulosic hYdrolysis and FErmentation) erano presenti il Sindaco di Tortona Massimo Berrutti e Dario Giordano, Direttore Ricerca & Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi, multinazionale italiana leader nel settore della chimica sostenibile.
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E’ Tortona la prima città italiana ad avere un distributore di biobenzina in grado di erogare miscele con bioetanolo di seconda generazione. Oggi l’inaugurazione. Il bioetanolo è di seconda generazione è prodotto attraverso l’utilizzo di colture non alimentari, quindi pare senza impatto sulla catena agronomica “food”, che è uno degli aspetti maggiormente discussi nella filiera di produzione. Il carburante sarà a breve prodotto nell’impianto di Crescentino (VC) del Gruppo Mossi&Ghisolfi.
«La chimica sostenibile rappresenta il futuro per la nostra società e un’opportunità reale per il rilancio economico del paese- ha dichiarato Dario Giordano, direttore Ricerca & Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi- Oggi, grazie alla ricerca disponiamo di un’alternativa al petrolio economicamente e socialmente sostenibile. Bisogna credere con fermezza e scommettere su una green economy italiana che punti sulla ricerca per produrre soluzioni sostenibili».
La sperimentazione sull’etanolo di seconda generazione della multinazionale chimica con sede a Tortona, è iniziata 4 anni fa.
La biobenzina è un carburante che si ottiene dalla miscela di benzina e bioetanolo di seconda generazione in diverse percentuali. Il nuovo distributore di biobenzina è in grado di erogare miscele E 10 ed E 85. E10 è una miscela a basso contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 10% di alcool e 90% di benzina può genericamente essere utilizzata dalla maggior parte degli autoveicoli appartenenti alla fascia E4 e superiori.
E85 è una miscela ad alto contenuto di etanolo (alcool etilico) composta dal 85% di alcool e 15% di benzina può essere utilizzata solo da autoveicoli specifici denominati Flexi-Fuel. La bio benzina rispetto ai carburanti di origine fossile è meno cara, mantiene prestazioni paragonabili, riduce i valori di inquinamento ma come si intuisce non gli annulla.
Fonti e approfondimenti: Greenport, Alessandria news