In Egitto, migliaia di donne vengono mandate in prigione. Il loro crimine? Non poter rimborsare prestiti presi in prestito per importi di poche quote di dollari.
Queste donne sono semplicemente come “Al Gharemaat” o “The Muled“. I soldi che prendono in prestito servono a pagare le medicine, le emergenze e a prendersi cura delle loro famiglie.
Tuttavia, le conseguenze di quando non sono in grado di ripagare i prestiti sono devastanti e portano a pene detentive significative e a dover lasciare i propri figli e le proprie famiglie all’ignoto.
Horizon FCB ha creato e lanciato una bellissima iniziativa: “Breakchains with Blockchain“, creando in collaborazione con artisti di tutto il mondo, NFT per raccontare la storia di ogni donna e del motivo per cui è stata condannata.
Ogni NFT ha un prezzo pari all’importo che costerà per liberarla dalla pena e dare loro una seconda possibilità di vita.
Guarda il video dell’iniziativa
“Children of Female Prisoners Association” è una delle ONG più attive in Egitto che lavora con Al Gharemaat e i loro figli. È stata fondata nel 1990 dalla signora Nawal Mustafa, vincitrice del premio “Hope Maker” di Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum.
Lavorando in collaborazione con Horizon FCB Dubai, insieme stanno raccogliendo donazioni e sensibilizzando su questo problema in tutto il mondo, utilizzando un mezzo di cui tutti parlano, gli NFT.
La prima collezione NFT è stata lanciata in occasione della festa della mamma egiziana (21 marzo 2022) e altre opere verranno aggiunte per liberare quante più donne possibile.
Un grande esempio di come la tecnologia blockchain possa diventare uno strumento per portare un impatto positivo e concreto nella vita delle persone.
Ho scritto questo articolo dopo aver letto un post dell’amico Giuliano Ambrosio, sull’iniziativa dell’ONP Children of Female Prisoners Association.