Oggi segnalo un progetto educativo, The Story of Stuff Project
Questo progetto si prefigge di illustrare con spiegazioni semplici, con video e illustrazioni, la “storia delle cose” cioè come vengono prodotte e distribuite le “cose” (i beni di consumo) che acquistiamo e usiamo, e quale impatto sociale, economico, ecologico e politico hanno i consumi.
Il primo video riguarda appunto la storia delle cose. Nella società del consumismo siamo tutti costantemente insoddisfatti, troppo attaccati ai beni materiali, e proprio “grazie” alle “cose” stiamo producendo un danno incredibile al pianeta e stiamo facendo arricchire poche persone (che gestiscono le corporation) che in questo modo hanno la possibilità di influenzare i governi. Nel video si spiega cosa sono l’obsolescenza percepita e i bisogni indotti.
Classici esempi di obsolescenza percepita riguardano l’elettronica di consumo. Ogni volta che vengono lanciati nuovi modelli sul mercato, si tende a far percepire come obsoleti cellulari, TV, PC. E così tutti si precipitano ad acquistare, buttando via apparecchiature che però sono ancora perfettamente funzionanti.
Nel secondo video si parla del più classico e dannoso dei bisogni indotti: l’acqua in bottiglia. La storia dell’acqua in bottiglia (The Story of Bottled Water), utilizza lo stesso stile stile per raccontare la storia di come il bisogno indotto da pubblicità seduttive e campagne allarmistiche porti gli americani (e non solo!) ad acquistare più di mezzo miliardo di bottiglie di acqua ogni settimana.
Nonostante dal rubinetto esca acqua a prezzi centinaia di volte inferiori e qualità spesso superiore.
In circa 8 minuti, il film – con Annie Leonard – spiega i meccanismi che stanno alla base della produzione di acqua in bottiglia e invita a reagire e “ritornare al rubinetto”.
L’acqua minerale non fa diventare più belli, più magri, non fa diventare dei calciatori, non fa parlare i passeri e non ci sono dentro particelle di sodio solitarie (anche perché poi ci si riempe il piatto di sale o si mangiano alimenti che ne sono ricchi, ma questo negli spot delle minerali non lo dicono). Allora faremmo meglio a pensare alla qualità e alla gestione dell’acqua del rubinetto… prima che ci tolgano pure quella, o che ce la facciano pagare come la minerale.
Altri video li si possono trovare online consiglio di seguire il sito e il loro canale Youtube.