Tecnologia e dati, sono elementi che nel prossimo futuro probabilmente segneranno il successo di ogni iniziativa. Anche per le ONP. Queste 2 componenti dovranno, per forza di cose, entrare ad un livello molto più ALTO nelle scelte strategiche delle organizzazioni non profit, che a loro volta dovrano diventare sempre più “Design Donor Experience” centriche.
I dati permettono di profilare i donatori in modo efficace e preciso.
I dati offrono la possibilità di individuare il target a cui rivolgersi e sopratutto di individuare il corretto mix di canali da utilizzare per raggiungere i potenziali donatori, grazie ad un messaggio personalizzato.
Avevo iniziato a parlare di questo nel post: “La fine del Digital Fundraising” ma ora voglio approfondire e allargare l’argomento.
>> Leggi anche: Comunicazione e Fundraising nell’evoluzione digitale
Partiamo da questo presupposto: “Innovazione“, “Marketing” e “Tecnologia” sono ormai una cosa unica e nelle organizzazioni non profit del futuro (così come nelle aziende) saranno sempre di più talento, idee e flessibilità a fare la differenza tra successo o fallimento.
Non siate ipocriti dite che donate. Non c’è cosa più sana e più importante di rendere pubblico il buon esempio, perché possa incoraggiare altri a seguirlo, perché lo si possa imitare, perché si possa avere voglia di fare lo stesso, di fare di più. (fonte)
Come portare innovazione all’interno delle ONP?
All’interno delle organizzazioni non profit deve iniziare una contaminazione culturale che porti a far capire che l’era delle organizzazioni che sfruttano il digitale per fare raccolta fondi è finita perchè la componente “digital” è ormai imprescindibile per qualsiasi progetto di fundraising.
È solo un discorso di “mentalità sulle decisioni da prendere” che le ONP dovranno adottare per riuscire a trasformarsi.
Digital trasformation (a tutti i livelli dell’organizzazione), nuovi modelli di fundraising da applicare, ri-allocazione dei budget, acquisizione di nuove competenze e nuove strategie di collaborazione sono solo alcuni dei cambiamente che le organizzazioni devono iniziare a ri-pensare mantenendo il know-how e ri-attrezzando tutto il resto.
Siamo sicuri che la tecnologia sia il futuro del fundraising?
Tieni in considerazione che più la tecnologia aumenta, aumenta anche la sofisticazione e con l’aumento di questa, aumenta anche la percentuale di rilevanza dell’elemento umano.
Quindi, dove tutto diventa più sofisticato, nella maggior parte dei casi, la soluzione è quella di una dimensione più umana. Non bisogna complicare le cose, serve una maggiore cura dell’idea che sta alla base dell’iniziativa e empatia nel trasferirla. Ricordalo.
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Articoli di approfondimento da cui ho preso ispirazione:
- Marketing digitale: le sfide che ci attendono un post di Riccardo Scandellari
- The end of tech companies un post di Rob Thomas su NewCo Shift
- Progettare un Sito Corporate nel 2016 un post di Isabella Panizza
- Come utilizzare i dati nel marketing un post di Francesco (Brio Marketing)
- Il DNA delle aziende del futuro un post di Giorgio Soffiato
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