Eccoci arrivati alla fine di questo complicato 2020, come nel 2019 e nel 2018 mi ritrovo a condividere con te una riflessione sulle tendenze del fundraising e il digitale per il 2021. Che per molti versi si accumuna.
Negli anni scorsi ho spesso fatto riferimento a tattiche di canale parlando di Video post, Live streaming, ChatBot, Influencer marketing, Audio content. Virtual Reality, Social Commerce etc.. ma quest’anno il pensiero che voglio condividere è diverso, è più legato ad una strategia integrata.
L’incertezza degli ultimi mesi e le preoccupazioni economiche hanno scosso anche l’ambiente non profit e tutte le organizzazioni hanno dovuto ragionare in modo differente per portare avanti il loro lavoro.
Negli ultimi mesi si sono visti incrementi sostanziosi nelle donazioni online (gioco forza di lockdown e zone a colori) e la “trasformazione digitale” ha avuto un notevole balzo in avanti.
Attenzione, non dobbiamo continuare a considerare il digitale solo in funzione dell’adozione (o meno) delle tecnologie a supporto della raccolta fondi, dobbiamo maggiormente focalizzarci sulla qualità di come si utilizzano questi strumenti.
Serve una maggiore cultura digitale interna, diffusa.
Serve un modello, che aiuti ad allinearsi sul ruolo del digitle, inserendolo nei processi e nelle strategie di fundraising.
Succede ancora che ad ogni discussione/incontro/riunione a cui partecipo, percepisco il desiderio degli astanti di trovarsi sul piatto quell’intuizione, quella scorciatoia, quell’idea che porti l’ONP a fare un salto quantico di fundraising orientando la via più breve verso una raccolta fondi a sei zeri.
Smettiamola di cercare unicorni
La verità è che (noi addetti ai lavori) in primis dobbiamo, comprendere che il fundraising attraverso il digitale è anch’esso un mezzo, non il fine.
Il donatore vuole conoscere l’organizzazione anche e soprattutto sui canali digitali, nei quali vuole trovare contenuti autentici e credibili, che valgano la pena di essere condivisi, visti ed ascoltati.
Inoltre, questi contenuti, li vorrebbe sviluppati da un donatore, da un operatore sul campo, da un influencer credibile e non dalla ONP stessa. Si potrebbe dire che:
Non è la nostra promozione, ma è la loro conversazione, a differenziare il nostro impatto e provocare una donazione.
Dopo questo 2020 complicato e pieno di sfide, nel 2021, proviamo a investire meno nella destinazione e cerchiamo di concentrarci sempre di più sul processo, solo così troveremo un utile punto di arrivo.
Buon fundraising!