Facebook Commerce è considerato da molti la prossima frontiera degli eCommerce tradizionali.
Funziona e non funziona, sarà o non sarà un successo, periodicamente appare una notizia contrastante che sposta le opinioni della maggioranza. Eppure c’è da ragionare seriamente attorno a questa possibilità partendo da alcuni dati di fatto.
Facebook al momento incassa danaro dalla vendita delle campagne che i merchant lanciano per cercare potenziali clienti. E non si possono considerare probanti di nuovi modelli di business i tentativi fatti con Facebook credits o con la vendita dei prodotti immateriali. Vendere beni fisici che devono essere consegnati è una cosa diversa. Inoltre Facebook ci ha abituati a repentini cambi di policy e ad improvvise modifiche delle regole, il che rende difficile avere un terreno solido su cui costruire.
Nondimeno è vero che il social commerce sta profondamente cambiando il modo in cui si organizzano gli spazi di vendita online ed entra profondamente a scardinare il modello della vendita a catalogo fin qui usata come unico modo espressivo dello shop online.
Cosa si intende esattamente per Social Commerce? Alcune possibili risposte
- avere un negozio su Facebook
- amici che parlano tra di loro dei tuoi prodotti
- Aggiungere i bottoni “Like” sui prodotti pubblicati sul tuo eCommerce
- avere un’applicazione su Facebook
- Creare azioni custom basate sul protocollo Open Graph
- Attivare una campagna Ads su Facebook
A molte aziende italiane alcuni di questi concetti associati al Social commerce, siano ancora oscuri. Certamente questo è un mondo ancora molto nuovo ma molto promettente
Ecco alcuni punti, per una strategia efficace legata al social Commerce:
- Considera gli acquisti di impulso (responsabili del 40% del totale degli acquisti) e cerca di integrarli nella tua strategia di vendita su Facebook
- Coinvolgi i tuoi Fan, fà in modo che si sentano coinvolti nel processo di creazione o utilizzo dei prodotti che tu vendi (Effetto IKEA)
- Crea esperienze memorabili: immagina Facebook molto più come un palconescico, dove attori e spettatori possono cambiare di ruolo, e non come un supermercato, dove l’acquisto non ha la dimensione di coinvolgimento sociale
- Crea incentivi, in maniera intelligente e sociale, basati sul concetto di reciprocità e di liking;
- Utilizza la leva della scarsità (bassa disponibilità di un prodotto) per renderlo maggiormente appetibile, anche ai tuoi amici su Facebook
- Fai leva anche sulla consistenza – per esempio utilizzando il social sampling -, la tendenza innata ad essere coerenti e a confermare le nostre scelte iniziali
- Usa il principio della reciprocità: tendiamo a ricambiare un favore ricevuto e ci sentiamo in obbligo, sopratutto in un contesto sociale, se non lo facciamo
- Fà in modo che il tuo prodotto goda della validazione sociale (social proof): saranno i tuoi amici a guidare con i loro suggerimenti le tue scelte degli acquisti futuri
- Usa il principio dell’autorevolezza: fà in modo che i tuoi prodotti siano raccomandati da persone socialmente autorevoli..
- Fai leva sul principio del liking: ci piace seguire e imitare chi amiamo, anche in fatto di acquisti
Qui di seguito un’infografica che descrive lo stato attuale del Facebook Commerce
>> Apri l’infografica
Sono 40 milioni i brand che vendono su Facebook. Sembrerebbe un numero molto importante ma l’infografica ci dice anche che il 15% delle aziende non ha una pagina facebook, il 77% ne ha una ma non abilitata a transazioni commerciali e che l’8% delle pagine facebook aziendali rappresenta effettivamente quelle con tab dedicate allo shop.
Un dato interessante riguarda quelle che sono le fonti che influenzano gli acquisti degli utenti sugli e-commerce, col quel 5% derivante dai social network, segnale piccolo ma importante, che il social media marketing qualcosa sta facendo.
Fonte e approfondimenti:
Facebook Commerce page
WebInFermento
Digital Marketing Lab
Giovanni Cappellotto