Prevenire l’inquinamento e credere nelle energie rinnovabili è possibile. Ecco alcune informazioni utili a capire come e quanto costa installare un impianto fotovoltaico ad uso familiare.
Gli impianti fotovoltaici consentono di trasformare, direttamente e istantaneamente, l’energia solare in energia elettrica senza l’uso di alcun combustibile. Producono elettricità là dove serve, non richiedono praticamente manutenzione, non danneggiano l’ambiente e offrono il vantaggio di essere costruiti “su misura”, secondo le reali necessità dell’utente.
Il costo per la realizzazione di un impianto è ancora piuttosto elevato, ma installare un impianto fotovoltaico
diventa economicamente conveniente quando intervengono forme di incentivazione finanziaria da parte dello Stato come è avvenuto negli anni passati con il programma “Tetti fotovoltaici” e come sta avvenendo adesso con il “Conto energia”.
Quali sono i benefici tangibili e non derivanti dalla scelta di adottare un impianto fotovoltaico ?
- Risparmio sulla bolletta
- risparmio sulle emissioni di anidride carbonica
- Un investimento che promette un ritorno non solo in termini economici ma anche ambientali
Quanto costa adottare un impianto fotovoltaico
Ma la domanda verà a cui tutti cercano risposta è: “quanto costa davvero fare questa scelta e qual’è il ritorno economico dell’investimento derivante dall’adozione di un impianto fotovoltaico ?”
Per rispondere a questa domanda presentiamo i dati derivanti dagli studi di settore condotti dell’ENEA (L’ABC del fotovoltaico).
Un’impianto fotovoltaico “medio” per i consumi di una famiglia di quattro persone (che possiede anche un condizionatore) in grado di produrre 3 kW, ha una dimensione media di 30 metri quadri con moduli in silicio policristallino (che sono i più economici).
Per chiarezza espositiva, stiamo parlando di un impianto fotovoltaico “parzialmente integrato“ di tipo familiare (non condominiale) i cui panelli solari fotovoltaici possono essere messi sul tetto della villetta oppure sul terrazzo dell’attico. Ricordiamo inoltre che il costo dell’impianto varia in base alla qualità/tipologia di modulo fotovoltaico installato (+/- 30%).
Il costo medio dell’impianto è di 7.000 euro al kW (più Iva al 10%). Per il tutto occorre quindi preventivare una spesa media di circa 23.100 euro.
Occorre non dimenticare che la “produttività” dell’impianto fotovoltaco varia molto a seconda della zona in cui viene ubicato l’impianto stesso. Questo fattore incidere anche sui tempi di ritorno dell’investimento che oscillano dai circa 10 anni del Nord fino a scendere a poco più di 7 per il Sud. Lo stesso impianto, infatti fornisce una quantità di energia elettrica che varia in maniera significativa, dai 3.300 kWh all’anno per il Nord ai 4.500 per gli impianti che si trovano al Sud.
(Fonte: http://titano.sede.enea.it/)
Cosa è il Conto Energia?
Il Conto Energia un particolare incentivo per l’installazione degli impianti fotovoltaici grid connected (connessi alla rete) da 1kWp a 1MWp. Prevede la remunerazione per 20 anni, da parte del Gestore della Rete di trasmissione Nazionale (GRTN), dei kWh prodotti dall’impianto fotovoltaico ad un prezzo superiore a quello di mercato. L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico beneficerà della tariffa incentivante sia se autoconsumata sia se immessa nella rete pubblica locale.
Come calcolare quanto si risparmia con il fotovoltaico
Questa produzione “garantita” permette di contabilizzare il risparmio effettivo sulla bolletta e quindi calcolare l’importo della somma che verrà riconosciuta sotto forma di tariffa incentivante dal GSE, ossia il rimborso per spese di produzione.
Attraverso il meccanismo della tariffa incentivante, garantito dal decreto sul fotovoltaico (conto energia) viene riconosciuta per 20 anni un utile per la produzione e rivendità di energia elettrica.
Riprendendo il nostro esempio, nel caso dell’impianto “medio” sopra descritto, la tariffa incentivante è calcolata in misura pari a 0,44 euro per ogni kWh prodotto in quanto trattasi di impianto “parzialmente integrato“.
Il risparmio complessivo “indicativo”, che si ottiene da un’impianto di questo tipo, ottenuto come somma degli introiti derivanti dalla rivendita di energia elettrica (tariffa incentivante) sommato al risparmio sulla bolletta, varia dai 2110 euro ai 2880 euro l’anno.
Questa cifrà aumenta se si considerano i premi aggiuntivi previsti dal decreto. Nel caso di installazione dei pannelli fotovoltaici abbinati a interventi di risparmio energetico, infatti, la tariffa incentivante sale e può essere aumentata fino al 30%, con il risultato che si riduce di quasi due anni il periodo necessario per ammortizzare l’impianto fotovoltaico realizzato.
Ulteriori riduzione si hanno inoltre nel caso in cui si possa approfittare di incentivi locali per l’installazione degli impianti fotovoltaici (Agevolazioni Locali, Provinciali, Regionali) infatti il decreto 19 Febbraio 2007 prevede la possibilità di cumulare le tariffe con il contributi ottenuti fino ad un massimo del 20% del costo dell’impianto fotovoltaico. In questo modo anche al Nord già dopo soli 8 anni l’impianto è stato ripagato.
Le tariffe incentivanti, invece non sono cumulabili con le detrazioni fiscali previste dalla legge finanziaria per il fotovoltaico. Per i pannelli fotovoltaici l’agevolazione prevista è pari ad una detrazione dalle imposte del 36% della spesa in 10 rate annuali di pari importo. Il Decreto Ministeriale 28 luglio 2005 ha peraltro previsto un contributo statale il cui ammontare, per i primi 10 anni, equivale alle spese sostenute per l’impianto. La durata complessiva dell’intervento pubblico è comunque di 20 anni.
Esempio di calcolo semplificato di costo e tempo di rientro economico per il conto energia con servizio di scambio sul posto
Consideriamo un impianto fotovoltaico residenziale da 2kWp (16m2 di superficie) installato in Italia centrale, il cui proprietario consuma 3.000kWh/anno.
Il costo dell’impianto chiavi in mano è di circa 14.000€ + IVA 10% = 15.400€
Produzione dell’impianto = 2.600kWh all’anno, guadagno dalla vendita dei kWh prodotti = 2.600kWh x 0,445€ = 1.157€ all’anno.
Costo evitato dell’energia consumata, pari ai kWh prodotti dall’impianto per il costo medio del kWh = 2.600 x 0,18€ = 468€ all’anno.
In questo caso verranno pagati alla società elettrica solo 400kWh (pari alla differenza tra l’energia consumata e l’energia prodotta dall’impianto) = 400 x 0,18 = 72€ all’anno più 31€ di spese fisse.
Vantaggio economico totale annuale = 1.157 + 468 – 72 – 31 = 1.522€ all’anno
Tempo di ritorno dell’investimento = 15.400 : 1.522 = ~ 10 anni
Considerando che la vita media di un impianto fotovoltaico è superiore ai 30 anni, e che dopo 10 anni si rientra dell’investimento, avremo vantaggi economici per oltre 20 anni.
(Fonte: http://titano.sede.enea.it/)
Faq
Quali sono le potenzialità?
Enormi. Per esempio, se fossero impiegate le superfici ben esposte di copertura degli edifici esistenti in Italia (circa 800 km2), si produrrebbe il 40% del fabbisogno nazionale di elettricit à.
Cos’è che frena allora lo sviluppo del fotovoltaico?
Il costo dell’energia prodotta, che è certamente più elevato rispetto a quello dell’energia prodotta da fonte fossile.
Ci sono delle speranze?
Nel corso degli ultimi 20 anni il costo degli impianti fotovoltaici si è ridotto di un fattore pari a circa 4. Oggi però il costo del kWh prodotta da fotovoltaico è ancora doppio rispetto a quello che si paga con la bolletta elettrica. Pertanto, per essere competitivo è necessario almeno il dimezzamento dei suoi costi attuali. Stime ragionevoli prevedono che, nelle regioni meridionali, ci ò possa avvenire nell’arco di pochi anni.
Quali sono i benefici connessi al fotovoltaico?
Sono principalmente di tipo socio-economico. Per esempio, in Germania, con un programma di forte incentivazione, l’occupazione nel fotovoltaico ha superato, nel 2005, le 20.000 unità con un fatturato pari a 1,8 miliardi di euro. In termini ambientali, si deve considerare che la potenza complessiva installata in Italia è ancora molto contenuta (circa 45 MW) e che, pertanto, la riduzione delle emissioni è poco significativa rispetto al totale.
Qual è la potenza installata in Italia e quella prevista per il futuro ?
Attualmente in Italia è installata una potenza fotovoltaica pari a circa 45 MW. I programmi di incentivazione prevedono la realizzazione di 1000 MW al 2015 (D.M. 6 febbraio 2006).
Quali sono i paesi maggiori produttori di componenti di impianti fotovoltaici?
La maggior parte dei componenti installati in Italia proviene dal Giappone e dalla Germania. La notevole crescita dell’industria fotovoltaica in questi paesi è riconducibile all’attuazione, da oltre dieci anni, di programmi di incentivazione che hanno creato e garantito un mercato stabile e duraturo. Nonostante ciò, ci sono ancora le condizioni affinchè la nostra industria occupi uno spazio di rilievo a livello internazionale.
(Fonte: http://titano.sede.enea.it/)
Fonte e link di approfondimento
Maggiori informazioni per approfondire l’argomento sono disponibili visitando i siti:
- BCP Energia
- AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica e il GAS
- GSE, Gestore Servizi elettrici (ex GRTN)
- GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane
- IEA, International Energy Agency
- Commissione Europea, Joint Research Center – Istituto per l’Ambiente e la sostenibilità – Unità Fonti Rinnovabili
- Photovoltaic Potential Estimation Database della Commissione Europea
- Joint Research Center – Istituto per l’Ambiente e la sostenibilità – Unità Fonti Rinnovabili
- EPIA – (European Photovoltaic Industry Association)
- EREC – (European Renewable Energy Concil)
- EUREC – (European Association of Renewable Energy Research Centers)
- ASSOSOLARE – Associazione nazionale dell’industria solare fotovoltaica
- http://www.grtn.it
- http://www.minambiente.it
- http://www.attivitaproduttive.gov.it
- http://www.autorita.energia.it