La notizia del giorno è quella dell’amichevole sospesa fra Milan e Pro Patria per gli insulti razzisti verso 4 giocatori del Milan Boateng, Emanuelson, Niang, Muntari.
Su Facebook si sta riversando tutta l’indignazione di chi ama lo sport e odia il razzismo.
E’ il 27esimo minuto del primo tempo quando Kevin Prince Boateng dice basta: scaglia con rabbia il pallone in curva, si toglie la maglia e se ne va. Seguito dagli altri dieci giocatori del Milan, su decisione del capitano Massimo Ambrosini.
La partita è sospesa e non riprenderà più. Finisce così Milan-Pro Patria, amichevole in vista dell’imminente ripresa del campionato. Sospesa per cori razzisti. A Busto Arsizio è successo quello che non dovrebbe mai capitare, e che invece in Italia non è poi così infrequente: ululati, ‘buuu’ razzisti e altre simili bestialità ai danni dei giocatori di colore in campo, Boateng appunto, ma anche Emanuelson, Niang e Muntari.
Video cori razzisti verso Boateng
Offese gratuite e reiterate da parte di una piccola frangia della tifoseria locale: cominciano intorno al 20’ e non accennano a diminuire. I giocatori del Milan prima richiamano l’attenzione dell’arbitro e dei dirigenti della squadra di casa, senza risultati. Quindi decidono di ritirarsi dal campo. Una decisione estrema ma sacrosanta: impossibile giocare a calcio in certe condizioni.
Secondo l’Osservatorio su razzismo e antirazzismo solo nella stagione 2011/2012 ci sono stati più di 30 casi di razzismo negli stadi italiani di calcio. Uno dei più eclatanti e recenti si è verificato proprio a Varese (pochi chilometri da Busto Arsizio) qualche mese fa, quando l’attaccante nigerianoGiulio Ebagua è stato oggetto di pesanti cori razzisti da parte della tifoseria locale durante un match di Coppa Italia.
[hr]
La solidarietà di tutti gli sportivi e le persone con buon senso si stanno espandendo a macchia d’olio su Facebook e molti altri social network. Condanniamo il razzismo e tutti i razzisti!
Twitter hashtag: #stopracism