La costante crescita delle persone connesse alla rete, sta modificando l’approccio e il metodo che le organizzazioni Non profit devono avere nei confronti del donatore. Fino a qualche anno fa era sensato parlare di campagne di digital fundraising ma oggi è ancora cosi?
Ok, il titolo di questo articolo lo ho scelto perchè ciclicamente mi capita di imbattermi in post come: “La fine del Web“, “La fine del Social Media Manager“, “La fine della SEO” etc.. etc..
Il Digital Fundraising è vivo e vegeto, non ha neppure un acciacco ma questo post nasce per fare delle considerazioni su un diverso approccio della componente digital nella raccolta fondi e nel marketing in generale.
Dopo aver letto un illuminante articolo di Federico Gasparotto ho ragionato su come i donatori percepiscono, vedono e cosa si aspettano dalle ONP tramite uno smarphone o un altro device.
Il donatore si sta evolvendo e le sue aspettative crescono di giorno in giorno. Il donatore vuole sempre di più, vuole un costante aggiornamento, vuole una rendicontazione chiara, vuole una presenza 7 su 7 con tendenza H24 dell’associazione e pretende la massima trasparenza sugli investimenti fatti con le sue donazioni.
Dal Digital Fundraising ad una “Connected Donors”
Naturalmente, le campagne di Digital Fundraising non cesseranno di esistere ma il trend (come sta succedendo anche nel profit) è quello di stabilire una connessione sempre più relazionale con i sostenitori per dimostrare l’effettivo valore del progetto e la serietà dell’organizzazione Non profit.
In tutto questo processo di crescita digitale la “Connected Donors” è stata sicuramente incoraggiata dai Social Network che hanno amplificato le pretese dei donatori “costringendo” le ONP ad organizzarsi per aumentare esponenzialmente la qualità del servizio. I social (Facebook in primis) finiranno per diventare i primi punti di contatto tra le organizzazioni Non profit e donatori.
La connessione costante con i donatori è un’esigenza già in essere e con una crescita costante, questo nuovo approccio credo che finirà per essere uno dei punti fondamentali per la continuità delle donazioni da parte dei sostenitori.
Il costante aumento delle “interazioni” anche con piattaforme di messaggistica (quali WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram etc..) sarà uno dei punti chiave del prossimo periodo per il mantenimento e la crescita dei donatori del futuro.
Che ne pensi?