Ho iniziato a leggere di Blockchain e Fundraising diversi anni fà ma solo negli ultimi mesi ho approfondito (abbastanza) la conoscenza di questa tecnologia.
Prima di tutto devo dirti che capire il funzionamento e comprenderne le logiche è abbastanza complicato (ci vuole parecchio studio e un po di sforzo/passione) ma ora che ho più o meno assimilato i concetti sono convinto che questa sarà una vera e propria rivoluzione. Se ne parla spesso associandola ai Bitcoin, perché questa è l’infrastruttura che permette di utilizzare le cryptomonete.
Ma la blockchain non è soltanto questo.
L’idea di blockchain è nata da Satoshi Nakamoto (probabilmente uno pseudonimo) nel 2008 per poi essere applicata con la creazione della criptovaluta Bitcoin. Esistono diversi tipi di blockchain distribuite nel mondo, come minimo una per ogni criptovaluta (o monete virtuali) “standalone” (Bitcoin, Ethereum, etc…), cioè quelle criptovalute che non si appoggiano su una blockchain esistente per divulgare la propria (tramite i c.d. token) La blockchain è un metodo di distribuzione delle informazioni. In particolare, si tratta di una base dati (o database) di tipo transazionale, distribuita in modo gemellare su molteplici computer (i c.d. nodi, che siano server, pc, etc…). I dati contenuti nel database sono divisi in blocchi (c.d. block), all’interno di ogni blocco vengono memorizzate più transazioni.
via: Principi di Ethereum
Blockchain è una tecnologia che permette la creazione e gestione di un database distribuito per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi di una rete. Blockchain (secondo alcuni) è la nuova generazione di Internet, o meglio ancora è la nuova internet.
Per spiegare la Blockchain occorre fare riferimento ad alcuni concetti che non presentano molti punti in comune tra loro: il concetto di fiducia prima di tutto e di community, e poi la crittografia, la trasparenza, la condivisione e la “competizione” nel raggiungimento di un risultato. A questi concetti si devono aggiungere l’immutabilità nel tempo dei dati e delle informazioni e la decentralizzazione. Tutti questi concetti e caratteristiche assieme consentono di dare vita a una innovazione potente e complessa, ma anche democratica e potenzialmente solidale.
Si tratta di un database strutturato in blocchi (block) o nodi di rete che sono tra loro collegati (chain) in modo che ogni transazione avviata sulla rete debba essere validata dalla rete stessa. In estrema sintesi la Blockchain è rappresentata da una catena di blocchi che contengono e gestiscono più transazioni.
Blockchain è un sistema peer-to-peer distribuito di ledger (registri) che utilizza algoritmi che trattano i dati con tecnologie crittografiche e di sicurezza al fine di mantenere l’integrità del sistema.
Quali sono i settori dove implementare Blockchain
Al momento la blockchain può essere utilizzata in diversi ambiti dalle assicurazioni, industria 4.0, IOT, agricoltura, pubblica amministrazione ed anche nei pagamenti digitali che hanno bisogno di un registro unico delle transazioni. Ad esempio, grandi aziende del food, stanno investendo nelle Blockchain e Dole, Driscoll’s, Golden State Foods, Nestlé, Unilever e altre hanno creato una piattaforma per il tracciamento dei cibi danneggiati o scaduti prima che questi raggiungono il cliente finale.
Questa tecnologia ha potenzialità infinite nelle relazioni tra esseri umani, tra macchine e tra entrambi. E’ una nuova infrastruttura economico-sociale che permetterà non solo di eseguire compravendite, ma di perfezionare e validare relazioni economiche, rapporti professionali, “fatti digitali” anche relativi alla produzione, senza che occorra una terza parte che certifichi questa validità.
Di certo la trasparenza che assicurano questi registri digitali distribuiti, se ben gestita, può fare bene a consumatori, beneficiari finali e anche ai lavoratori. Tracciabilità dei processi, degli interventi e delle localizzazioni delle produzioni sono utili per il consumatore o donatore, che può meglio valutare la qualità di un progetto o un prodotto.
Raccogliere fondi facendo una ICO per finanziare il proprio progetto
Prima di tutto è bene spiegare cos’è una ICO (Initial Coin Offer), è la nuova formula di finanziamento per le startup. Il fenomeno è in forte crescita ed è specificamente adatto alle startup che propongono soluzioni basate sulla blockchain, in particolare cryptocurrency.
La blockchain di Ethereum (piattaforma decentralizzata per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di smart contracts) è la piattaforma leader per questo tipo di finanziamento poiché è molto semplice usare la piattaforma a questo scopo. Si tratta di una sorta crowdfunding decentralizzato, per spiegarla con termini semplici. Questo approccio permette a chiunque nel mondo di partecipare a nuovi progetti.
Fare una ICO è l’opportunità di raccogliere fondi (convincendo le persone che il tuo progetto merita di essere finanziato) in modalità crowfunding (senza però cedere nessuna quota della società) . Ce ne sono davvero tantissime e ne arriveranno molte altre ancora. Una di queste, che mi interessa molto è quella di CharityStars che lancia oggi 20 novembre 2017 Aidcoin la cryptocurrency per le non-profit.
Qui potete leggere il loro whitepaper (progetto d’azione)
L’emissione di questa moneta virtuale (che in realtà è un token) significa creare una nuova forma di pagamento per tutte le donazioni nel mondo. Il progetto mira a fare in modo che tutte le ONP al mondo accettino di ricevere donazioni in AidCoin (il nome della moneta) e che le persone preferiscano acquistare AidCoin per poi donarli in beneficenza, anziché scegliere altre modalità l’SMS solidale, la telefonata, il 5×1000, etc…
I progetti creati sulla blockchain di Ethereum vendono token in cambio di ETH con cui finanziare il progetto stesso. E’ anche grazie a questi passaggi di valore che ETH assume valore, poiché gli Ether non sono altro che la benzina che fa funzionare l’infrastruttura stessa di Ethereum. Per info su ETH vai su Etherevolution
Grazie alla blockchain sarà possibile avere una tracciabilità totale sul percorso che farà la donazione, dal donatore alla ONP e come quest’ultima ha impiegato i fondi
Per una migliore spiegazione ti invito a leggere l’articolo di Domenico Gravagno >> Come ho spiegato a mia madre che sto lanciando una ICO
L’introduzione di una moneta virtuale basata sulla Blockchain può portare una rivoluzione incredibile nel mondo della beneficenza e ripulire il settore di tante criticità e situazioni discutibili e poco pulite
Ok, se sei arrivato fin qui a leggere immagino che tu sia molto più confuso di prima :-)
In effetti questo della Blockchain è un argomento molto complesso e ancora poco semplice da assimilare. Il consiglio che ti do è quello di inizare ad approfondire, di curiosare online e di sforzarti di comprendere questa logica perchè (a parer mio.. e non solo) questa tecnologia rivoluzionerà davvero la finanza e la percezione che abbiamo del valore.
>> Per approfondimenti specifici vai su Blockchain4innovation