I ricercatori dell’Università del Michigan hanno fatto una scoperta scientifica molto intrigante, forse una svolta nelle applicazioni dell’ energia solare.
Secondo Stephen Rand, un professore universitario e autore del documento che discute la scoperta della sua squadra nel “Journal of Applied Physics“, i ricercatori hanno trovato un modo per rendere una “optical battery“, che sfrutta le caratteristiche magnetiche della luce e che, finora, gli scienziati non pensavano fosse un granché.
Il rapporto spiega che la luce ha entrambe le componenti elettriche e magnetiche, ma, fino ad ora, gli scienziati ritenevano gli effetti del campo magnetico erano abbastanza deboli. Rand ei suoi colleghi ricercatori, tuttavia, hanno scoperto che alla giusta intensità, quando la luce viaggia attraverso un materiale che non conduce l’elettricità, il campo di luce può generare effetti magnetici, che sono 100 milioni di volte più forte di quanto si pensava possibile. In queste circostanze, dice Rand, i campi magnetici diventano simili ad una forza di una grande potenza elettrica.
Il team di ricerca ritiene che questa scoperta potrebbe portare a una cella solare che non necessita di semi-conduttori. Dai semi-conduttori costituiscono una massa di elaborazione di una cella solare, eliminandoli si presenta un’opportunità di una notevole riduzione dei costi.
Fisher osserva che una cella solare utilizzando questa nuova tecnica di prelievo di energia avrebbe solo bisogno di lenti per focalizzare la luce e le fibre a trasportarlo.
Fonte tradotta: HuffingtonPost